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Il prodotto in analisi è piuttosto peculiare. Rilasciato sul mercato nel 2017, è un blended costituito da botti provenienti dalle ventotto distillerie attive di Diageo, colosso del mondo degli spirits. Le distillerie sono: Caol Ila, Lagavulin, Oban, Talisker, Clynelish, Glenkinchie, Cragganmore, Cardhu, Glenlossie, Glendullan, Mortlach, Linkwood, Teaninich, Benrinnes, Blair Athol, Royal Lochnagar, Dufftown, Inchgower, Dalwhinnie, Glen Elgin, Strathmill, Mannochmore, Auchroisk, Knockando, Glen Ord, Dailuaine, Glen Spey, Roseisle. Gradazione piena ed età non dichiarata (NAS).
inizialmente fruttato, sprigiona note di pesca, mela gialla e albicocca, per poi lasciare spazio a varie spezie, pepe bianco e cannella. Si avverte anche un leggero e sfuggente sentore affumicato di bacon e torba. A concludere, note floreali di campo, tè verde e camomilla. L’alta gradazione non crea ostacoli alla degustazione.
buona intensità iniziale, supportata da sentori speziati in crescendo, tra cui si delineano in primis pepe bianco e cardamomo. Le sensazioni sono molte, ben amalgamate e principalmente fruttate: albicocca, susina, pera gialla e poi frutta secca, tra cui si distinguono datteri, fichi e uvetta. Dal secondo sorso in poi emerge un lato minerale, leggermente torbato, accompagnato da echi di pepe nero e frutti rossi.
di intensità medio-alta, dà luogo ad una lunga persistenza. Sono percepibli tè verde, frutta gialla e qualche spezia. Dopo alcuni minuti, si delinea una vena di malto.
Il Collectivum XXVIII è un blended ben riuscito e curioso, per quanto concerna la sua creazione. Il risultato è un prodotto molto gradevole, in cui le sensazioni sono molte e ben strutturate. L’intensità è eccellente e la complessità sopra la media.
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